lunedì 8 aprile 2013

Notizie su Istìga

Quartierino Blatta_WALLPAPER
articolo de "La Nuova Sardegna"

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Sabrina Oppo_OVER
Articolo di "Sardinia Post"

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Chiara Porcheddu_PILLOWS
 articolo de "La Nuova Sardegna"

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Fausto Urru_ PAESAGGI
 articolo de "La Nuova Sardegna"


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domenica 17 marzo 2013

let's talk about PILLOWS



PILLOW BOOK

La compulsione a fotografarsi costantemente, a celebrare l'ovvio, è tentativo di opporsi ad un senso di impotente passività; un'azione di difesa contro lo sciabordio del tempo che ci sposta verso lidi sconosciuti, a interrogarci sul chi siamo, con la sola arma della nostra immagine confezionata; una versione addomesticata, himlich, di noi stessi, lontana da quel perturbante in cui brancoliamo lontano da un se esportabile.

L'evolversi della tecnologia digitale ha semplificato e al tempo stesso esasperato il gesto alleggerendolo da rigidità formali, non interponendo più corpo-macchina tra reale e rappresentazione, tra ipotesi e traccia.
E dopo il click, lo share, la condivisione del banale, la proclamazione di super esistenza, l'investitura di eccezionalità.

(da "A girl through the looking glass", testo in catalogo di Sonia Borsato)



Chiara "LaFiùt" Porcheddu_PILLOWS



PROMO VIDEO



Allestimento





Inaugurazione














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-Ma qual'è la verità: quello che penso io di me, o quello che pensa la gente o quello che pensa quello là lì dentro?
- Cosa senti dentro di te? Concentrati bene, cosa senti, eh?
-Sì. sì, si sente qualcosa che c'è.
-Quella è la verità. Ma non bisogna nominarla, perché appena la nomini non c'è più.

da "Che cosa sono le nuvole" di Pier Paolo Pasolini





giovedì 21 febbraio 2013

OVER... and over again


L’uomo è luogo di immagini, spazio dove le immagini vengono prodotte e, al tempo stesso, riconosciute in triangolazione con il mondo e i mezzi per leggerlo.
Il corpo che abitiamo lascia tracce, segni, impronte.
E seguendo queste mollichine di pane ci cerchiamo in un tempo e in uno spazio in cui si spalancano dimensioni di riflessione.
Parafrasando (molto) liberamente Merleau-Ponty si potrebbe dire che non è tanto ciò che vediamo, ma l’enigma stesso del vedere e dunque del preservare, è il vero oggetto della fotografia. Fotografia che ci fa scoprire, quotidianamente, cosa è degno di essere guardato, salvato dal logorio del tempo e della memoria.
Ci aiuta a delineare la nostra identità e consegnarla al futuro.


da the Sound of Silence, testo in catalogo di Sonia Borsato


OVER - SABRINA OPPO

Il bianco ha bisogno del nero, per emergere.
Il silenzio lo si apprezza meglio dopo attimi di rumore.
La vista si esalta dopo momenti di cecità.
Una cecità non per forza fisica, non completa e avviluppante, eppure reale.
Che può essere redenta con la pratica di una contemplazione gentile, silenziosissima, in punta di piedi. Trattenendo il respito, quasi.
Considerare l’immagine sullo sfondo di un conflitto in atto e lo scatto, la fotografia, l'atto predatorio del rubare e conservare, un'azione necessaria, un atto dovuto.

da the Sound of Silence, testo in catalogo di Sonia Borsato


OVER_ Presentazione, Promo Video, Allestimento, Inaugurazione e Conversazione






PROMO VIDEO
Over - Mostra fotografica di Sabrina Oppo from Su Palatu_Fotografia on Vimeo.

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Lo spazio racconta
in attesa di OVER, personale di Sabrina Oppo
22 febbraio, ore 18





Allestimento








Inaugurazione










Conversazione